AZIONE LEGALE PER I POSSESSORI DI BOND SUBORDINATI

POPOLARE DI VICENZA E VENETO BANCA

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    il salvataggio della NordLb non è stato ancora portato a termine (i soldi non sono stati ancora versati) e i contatti tra la Commissione e le autorità tedesche continuano.

    dal MESSAGGERO di OGGI
     
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    molto chiaro STARMAG
     
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    IL FATTO QUOTIDIANO

    Truffati dalle banche, la trattativa con Bruxelles rallenta i rimborsi
    Si tratta con l’Europa per evitare lo stop ai risarcimenti. La legge andrà cambiata ed è quasi certo si andrà all’autunno.


    C’è il piano pubblico, fatto di attacchi frontali. E poi c’è quello riservato: una complessa trattativa con Bruxelles per evitare una figuraccia al governo e il congelamento di 1,5 miliardi. S’intendono quelli sui rimborsi destinati ai cosiddetti “truffati” dalle banche, oltre 300mila ex soci e piccoli investitori degli istituti finiti in dissesto, dalle 4 banchette mandate in “risoluzione” a novembre 2015 (Etruria, Marche, CariFe e CariChieti) alle due Popolari Venete.

    Gli attacchi a Bruxelles di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ospiti ieri a Vicenza delle associazioni dei “truffati”, nascondono i timori dietro lo scontro. In manovra il governo ha previsto un fondo pubblico da 525 milioni l’anno fino al 2021 per indennizzare chi ha perso tutto nei crac bancari, travolto anche dalle nuove regole Ue sugli aiuti di Stato alle banche. Dopo le richieste delle associazioni, spaventate dalla trafila burocratica, la prima versione è stata però modificata, eliminando l’obbligo per chi chiede l’indennizzo di dimostrare di aver subito una vendita di titoli scorretta (misselling) con una sentenza del giudice o dell’arbitro finanziario Consob. In pratica l’indennizzo è divenuto generalizzato sulla base dell’assunto che c’è stata una “violazione massiva” delle norme a tutela dei risparmiatori. Il ristoro è stato poi allargato anche a Onlus e microimprese.

    Il 28 gennaio Bruxelles ha spedito una lettera al direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera, facendo intendere che le modifiche violano le norme Ue sugli aiuti di Stato. Ironia della sorte, i tecnici di Rivera avevano espresso gli stessi dubbi in una nota inviata agli uffici legislativi del ministero. Consentire l’accesso anche a persone non fisiche – si leggeva – porterà “con ogni probabilità a una procedura di infrazione europea”. Idem per l’indennizzo generalizzato “incompatibile con i limiti imposti dalle norme Ue”. I tecnici avvisavano che sarebbe stato impossibile erogare i rimborsi senza l’ok di Bruxelles, visto che si rischierebbe l’accusa di “danno erariale”.

    Da allora è partita la trattativa con l’Ue che ha fatto slittare i tempi. Entro ieri il Tesoro avrebbe dovuto pubblicare il decreto per definire i criteri con cui la commissione ministeriale dovrà valutare le domande di accesso ai rimborsi, giusto in tempo per permettere ai due vicepremier di presentarlo a Vicenza. L’accordo, però, non è stato trovato. Il Tesoro ha proposto a Bruxelles di eliminare l’accesso ai rimborsi alle microimprese e imporre alla commissione ministeriale di vagliare le domande caso per caso per appurare che ci sia stata una vendita fraudolenta. Per ora la direzione Concorrenza della Commissione non ha dato il via libera.

    Quel che è certo, però è che almeno nel primo caso – eliminare le microimprese dall’accesso al beneficio – servirà cambiare la legge, visto che un decreto ministeriale non può modificare una norma di rango primario. Poi bisognerà assumere personale visto che la platea potenziale è fatta di centinaia di migliaia di persone. Nel secondo, invece, si rischia la protesta delle associazioni. M5S è contrario, mentre la Lega ha già aperto al ripristino dell’obbligo di passare prima dal giudice o dall’arbitrato Consob.


    L’unica certezza è che in caso di modifiche i tempi slitteranno ancora. Senza intoppi, i primi rimborsi sarebbero partiti entro la prima metà dell’anno. Adesso è quasi certo si andrà all’autunno. Intanto 1,5 miliardi restano bloccati. E questo potrebbe tornare utile a maggio, quando il governo dovrà negoziare con Bruxelles lo sblocco dei 2 miliardi congelati a garanzia dei conti.
     
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    https://www.nextquotidiano.it/di-maio-e-sa...ruffati-banche/
     
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    https://www.repubblica.it/economia/diritti...tori-218624976/
     
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    Slitta ancora il via libera al primo decreto attuativo del fondo risparmiatori da 1,5 miliardi. Il sottosegretario all’Economia del Movimento 5 Stelle Alessio Villarosa (in foto), che domani incontrerà le associazioni dei risparmiatori, ammette che non esiste ancora una «data precisa».

    Il rischio di procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea – con tanto di obbligo di recuperare i rimborsi riconosciuti illegittimamente – espone a responsabilità erariali in grado di bloccare sia l’iter dei provvedimenti attuativi sia l’attività della commissione tecnica che dovrebbe vagliare le domande.

    Le bozze di decreto provano ad andare incontro alle obiezioni Ue, escludendo a priori dai rimborsi clienti professionali e investitori qualificati e affidando alla commissione il compito di valutare la presenza di «violazioni massive» del Testo unico della finanza. Ma in gioco c’è anche il Codice civile (art. 2043), che prevede rimborsi quando il danno è «ingiusto» per «fatto doloso e colposo».

    13/02/2019
    Fonte: Sole 24 Ore
     
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    la bozza

    https://www.vicenzapiu.com/documenti/DM%20...naio%202019.pdf
     
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    Articolo 7 (Commissione tecnica)

    1. La Commissione tecnica prevista dall’articolo 1, comma 501, legge 30 dicembre 2018, n. 145, competente per l’esame e l’ammissione delle domande di indennizzo del FIR:

    c) verifica la sussistenza dei requisiti previsti dall’articolo 3 nonché delle violazioni massive del T.U.F. che hanno causato un pregiudizio ingiusto agli aventi diritto da parte di banche in liquidazione ai risparmiatori e, per conseguenza, agli altri eventuali aventi diritto, anche acquisendo d’ufficio apposita documentazione bancaria o amministrativa o giudiziale;
     
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    senza sentenza acf/giudice non si porta a casa niente
     
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    https://www.lastampa.it/2019/02/15/economi...UO/premium.html

    Qualche ambiguità nel testo sembra aprire ai rilievi di Bruxelles ma potrebbe scontentare le associazioni dei «truffati»
    Due passaggi ambigui. Per il resto, la bozza di decreto per rimborsi ai risparmiatori consegnata alle associazioni durante l’incontro di giovedì 14 febbraio ricalca l’impianto dell’articolo della legge di bilancio e sul quale la Commissione europea ha già sollevato le sue perplessità. Lasciando aperti entrambi gli scenari: scontro diretto con la Ue o scontro con i risparmiatori. Difficile dire se questi due passaggi saranno sufficienti a rassicurare Bruxelles
     
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    in base al comma C dell'art.7, la commissione, per chi ha comprato da solo on line sul secondario, senza sentenza arbitrale, non può far altro che prendere atto che non ci sia alcun misselling e nemmeno alcuna violazione del TUF
     
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    quelli che han comprato sul secondario, inutile che perdano tempo anche con sta bozza
     
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    io ho mandato all'acf , causa all'intermediario
     
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